“Il sonno è il tempo in cui il cervello impara , in cui rinsalda la memoria , in cui cerca la pace con se stesso e, attraverso il sogno , il senso della vita” Franco Panizon
NON CI SONO REGOLE STANDARDIZZATE, DIPENDE DAL TEMPERAMENTO DEL BAMBINO (NON FATE PARAGONI!)
Non ci sono regole comportamentali standardizzate , ci sono consigli/ stili di vita che è meglio conoscere quanto prima, ma la cosa più importante è imparare a conoscere il proprio bambino e i segnali che vi manda.
Bisogna abbandonare aspettative e paragoni (figli di amici, parenti…) e tenere conto del temperamento del proprio bambino.
Si possono individuare bambini
– GHIRO che dormono anche da subito quasi tutta la notte e
– SENTINELLA che si svegliano ogni poche ore.
Occorre a questo proposito chiarire alcuni termini:
- Temperamento presente sin dalla nascita , è il suo modo di reagire ai diversi stimoli ambientali, è geneticamente determinato (attività, ritmicità, adattabilità, sensibilità, intensità delle reazioni, umore, perseveranza dell’attenzione, distraibilità)
- Carattere si forma in un secondo momento in relazione all’influsso dell’ambiente e alle esperienze sociali che l’individuo fa nell’arco della vita
- La personalità unisce entrambi i concetti
E’ proprio perché ogni bambino è diverso che non può esistere un metodo universale per educare e per fare dormire, occorre trattare i bimbi in modo differente assecondando le caratteristiche di ognuno.
Per esempio per bambini ad alta attività occorre dare loro molte opportunità per permettergli di sfogare la loro energia (sport, giochi all’aria aperta), per i bimbi irregolari o bassa adattibilità hanno bisogno di stabilità e di una routine quotidiana, portandola anche fuori casa, per esempio stessa copertina, attività serali e di ricostruire l’ambiente conosciuto. Ai bambini con alta distraibilità gli stimoli devono sempre essere tenuti bassi (musichette, rumori, luci…).
Pur essendo il temperamento innato l’atteggiamento degli adulti può attenuare certi comportamenti o al contrario aggravarli se non compresi.
PERCHE' UN BUON SONNO E' IMPORTANTE?
“E’ esperienza comune che un problema che si presenta difficile la sera, al mattino è risolto dopo che il “Comitato del Sonno” se n’è occupato” John Steinbeck
“Dormici su” quante volte lo abbiamo sentito e detto, ma è proprio vero: dormire è un modo per il nostro cervello utile per riordinare i pensieri della giornata appena trascorsa, eliminare pensieri negativi e ciò che non è essenziale per fare spazio ad accogliere nuove informazioni durante la veglia.
Il sonno specialmente per i bambini (Ma non solo!!!) è di vitale importanza. Se non si dorme:
- Le energie vengono meno
- Le funzioni cognitive sono alterate, si è meno produttivi e calano le prestazioni scolastiche /lavorative
- L’umore diventa labile
- Si manifestano episodi di addormentamento
- Aumenta il rischio di infezioni
- Aumenta il rischio di obesità (un buon sonno garantisce il rilascio di un ormone che blocca lo stimolo della fame)
PERCHE' IL MIO BAMBINO SI SVEGLIA TANTE VOLTE? SI MUOVE NEL SONNO? I risvegli notturni sono fisiologici ai primi mesi (sotto i 4 mesi) e spesso frequenti nei primi anni di vita. Microrisvegli tra un ciclo e l’altro li facciamo anche noi adulti ma non li ricordiamo perché ci riaddormentiamo subito, nei bimbi il riaddormentamento può essere difficile e i cicli sono più brevi quindi i microrisvegli sono piu numerosi.
Il mio bambino si muove durante il sonno, è normale? Il sonno è caratterizzato da 2 fasi principali:
- Non-REM : E’ caratterizzato da un respiro profondo, pesante e regolare, e si possono presentare dei soprassalti.
- REM: è il sonno attivo, sonno leggero, è la fase dei sogni, è presente già dalla nascita e si stabilizza sugli stessi livelli degli adulti intorno ai 3-5 anni. IN questa fase aumenta il consumo di ossigeno , la frequenza respiratoria, la pressione arteriosa, l’attività cerebrale ed è caratterizzata da rapidi movimenti oculari, rilassamento muscolare ma associato a possibili contrazioni degli arti/scatti. Respiro irregolare, superficiale.
Quando i risvegli notturni sono frequenti?
· Sleep regression : 4 mesi, 9 mesi (ansia da separazione), 12 , 18, 24 mesi)
· Nei bimbi molto attivi e pieni di interessi
· Nei bimbi con scarso consumo motorio
· Nel bambino sensibile che si adatta con difficoltà a situazioni nuove
A queste tipologie di bambino ovviamente ci sono fattori predisponenti quali
· Paure, ansie o fatiche emotive vissute nell’arco della giornata
· Aumento dell’autonomia
· Eventi stressanti/situazioni emotive: nascita fratello/sorella, ritorno della madre a lavoro, inizio nido, separazioni, morte, cambio casa
Risvegli per i sogni/incubi: Il lattante inoltre sogna molto e la fase del sonno è meno profonda rispetto all’adulto: il neonato può muoversi, piangere e sorridere. I bambini sognano già da quando sono nella pancia della mamma (il lattante dorme per 14-17 ore al giorno e per metà del tempo sogna). L’incubo come il sogno è una modalità di elaborazione di bisogni , paure, insoddisfazioni.
CONSIGLI:
1) Non correre al primo lamento, a volte sono solo dei grugniti o pianti nel sonno (si rischierebbe di svegliarli completamente)
2) Farlo riaddormentare se necessario standogli vicino a contatto (cercare di non prenderli in braccio e nel caso appena si sta per riaddormentare riposizionarlo nel lettino), non farlo riaddormentare in posti diversi dalla propria camera
3) Routine serale, evitare sostanze eccitanti, uso di tablet, tv dopo cena, cena leggera, non bere troppo prima di andare a dormire.
ROUTINE SERALE: Prima dei 6 mesi i bambini tendono a fare vari sonnellini distribuiti in modo variabile nelle 24 ore e quindi è molto difficile stabilire una routine del sonno, dai 12 mesi è fondamentale., ne hanno bisogno e infonde loro sicurezza e tranquillità. Ricordare con un certo anticipo quando arriva l’ora di andare a dormire.
Il rituale della buonanotte deve essere mantenuto nel tempo e per quanto possibile anche “fuori casa” e nei “weekend” anche se non si va all’asilo/scuola o lavoro il giorno dopo. Deve essere un momento rilassante e confortevole: Lettura di un libro, Ascolto della musica/melodia calma, Massaggio, Bagnetto se infonde calma (Attenzione che non esalti il bamino, in questo caso fatelo di giorno), Oggetti transizionali, dai 4-6 mesi per superare l’angoscia del distacco, traggono conforto e rassicurazione, Il ciuccio (NON consigliato entro le 4 settimane dalla nascita per possibile interferimento con l’allattamento) e si consiglia di ridurne l’uso fino a eliminarlo dai 2-3 anni. Attenzione se il bambino perde il ciuccio la notte non rimetteteglielo subito in bocca, provate a toglierlo poco prima che si addormenti, e se piange prima di offrirgi subito il ciuccio provate a calmarlo in altro modo, NON pucciarlo nel miele!)
4) Controllare ambiente , stanza tropo calda/fredda?, rumorosa? Luci? Secchezza (in questo caso utile è l’umidificatore in camera)
5) Se piccolo cambiate il pannolino prima di metterlo a nanna
6) Niente sonnellini nella seconda parte del pomeriggio e se avvenisse svegliarlo dopo 30-60 minuti
7) Trascorrere piu tempo possibile con i bimbi nella quotidianità in modo che se più appagato soffrirà meno il distacco all’addormentamento
8) Attenzione a non stancare troppo il bambino durante il giorno (alcuni bimbi manifestano stanchezza con agitazione e iperattività) e neanche farlo stancare troppo poco (Attività fisica è importante!)
9) Cercare di indagare la causa probabile indagando anche cambiamenti in famiglia /tensioni/ alternanza eccessiva di figure di accudimento, eventi successi all’asilo/scuola…, abitudini del bambino/adolescente
10) Chiedere consiglio al pediatra indagando possibili cause:
· PAURA DEL BUIO/MOSTRI a partire da 1-2 anni
Cosa fare? Mostrare comprensione, non minimizzare, scegliere un oggetto speciale da lasciare nel suo lettino, tenere accesa una piccola luce notturna, costruire insieme un simpatico acchiappa fantasmi/mostri, invitare il bambino a disegnare il mostro e renderlo buffo, prima di dormire fare insieme la caccia ai mostri negli armadi o sotto il letto dimostrando che non ci sono, raccontare che anche voi da piccoli avete avuto paura del buio (condivisione emotiva) letture sulla paura del buio
· ANSIA DA SEPARAZIONE dall’ottavo mese, si intensifica sui 13-18 mesi , si riduce dai 3-5 anni
Evitare di allontanarsi di nascosto senza salutare o spiegare dove si va, rassicurare che mamma e papa torneranno presto ("dopo nanna", "dopo merenda"…), comunicare al bambino che al vostro ritorno farete qualcosa di bello insieme, decidendo cosa e spiegare al bambino esattamente con chi starà e cosa farà durante il periodo di separazione
· COLICHE GASSOSE (dalle prime settimane al 3 mese): crisi di pianto inconsolabile):
Cosa fare? contenere il bambino (fascia o marsupio), posizione anticolica a pancia in giù sul braccio o massaggi infantili, se possibile cambiare ambiente stanza o se di giorno uscire di casa, accendere la luce se spenta), possono aiutare anche rimedi come simeticone, camomilla, probiotici, sondini rettali.. o cambiare latte (SEMPRE dopo aver consultato il pediatra)
ATTENZIONE se alle urla si accompagnasse vomito andare subito in PS.
· REFLUSSO GASTROESOFAGEO : fisiologico in tutti i lattanti ma può essere anche patologico
(specialmente se si associa uno scarso accrescimento). Dubitarlo in casi di asma bronchiale persistente in bimbo non allergico, non associato a fenomeni catarrali, tossi persistenti, raucedini, bronchiti ricorrenti, cianosi. Inclinare letto di circa 30 gradi.
· OTALGIA (spesso associato ad uno stato di raffreddore): dolore specialmente in posizione sdraiata. Cosa Fare? Su indicazione del pediatra paracetamolo o ibuprofene, in rari casi anche antibiotico. Non fargli bere il biberon da sdraiato.
· INFEZIONI VIE RESPIRATORIE/ CONGESTIONE NASALE E CATARRO/ ADENOTONSILLITI
(sia in caso di otalgia che in infezioni respiratorie è importante inclinare lo schienale del letto di 30 gradi e fare lavaggi nasali prima di andare a dormire.
· DENTIZIONE (dai 4 mesi ai 2,5 anni), si associa a volte ad alterazioni dell’appetito, alterazioni dell’alvo, febbricola.
· BRUXISMO, RUSSAMENTO, APNEE NOTTURNE (russamento, gasping, rientramenti, apnee testimoniate, sonno agitato, iperestensione del collo, respirazione orale, sudorazione notturna, enuresi, parasonnie)
· PRURITO, DERMATITE ATOPICA
· PARASONNIE: Risvegli confusionali, Sonnambulismo, Pavor notturno..
Cosa fare? Non svegliare il bambino, lasciarlo nel lettino, metterlo in sicurezza, assicurarsi che non si faccia male, di giorno non parlare al bimbo di questi episodi
- ENURESI NOTTURNA(episodi ricorrenti (almeno 2 nella settimana) di perdita involontaria e completa di urina durante il sonno in soggetti con età > 5 anni. In questo caso indagare su situazioni emotive stressanti (nascita di un fratellino, inserimento a scuola, tensioni familiari…) o casi secondari a patologie come DM, epilessia, IVU.
Suggerimenti: dare da poco da bere dopo cena assicurandosi che di giorni abbia bevuto abbastanza, proteggere l’autostima del bambino , non punirlo, lasciare un vasino vicino al letto , accompagnare il bambino in bagno due volte prima di andare a dormire
DOVE DORMIRE?
Sino ai 6 mesi è importante che il bambino dorma nella stessa camera di mamma e papà (Co-sleeping)
- Navicella di facile spostamento in casa ma attenzione sopra 3-4 mesi potrebbero starci stretti
- Culla : meglio se non troppo profonda. Il campo visivo del bimbo è bene che sia ampio
- Lettino: materasso di misura esatta e non troppo morbido, non ci devono essere fessure, poter reincalzare bene le lenzuola in modo che non si intreccino in modo pericoloso, eliminare corde, fili vicino, cordine del ciuccio, peluche grossi, cuscini troppo morbidi, coperte. Le sbarre devono rispettare la giusta distanza tra loro e il bambino deve toccare con i piedi il fondo del letto
- Next to me: comodo soprattutto se la mamma allatta
- Lettone (bed sharing), l’American Academy of Pediatrics lo sconsiglia specialmente nei primi mesi associandolo ad un aumentato rischio di SIDS. E’ comunque una scelta personale, ma ci sono delle regole da rispettare:
1. La mamma e il papà non deve essere fumatrice e non devono essere obesi
2. La mamma e il papà devono essere sobri e non prendere farmaci rilassanti/o a base di oppiacei
3. La mamma deve allattare
4. Il bambino deve essere nato a termine (tra la 37 e la 41 settimana)
5. Il bambino deve essere posizionato sulla schiena quando non è allattato
6. Il bambino non deve essere fasciato ma deve indossare una tuta o pigiama leggeri, NON copritelo troppo!!
7. Il lettone deve essere sicuro, non troppo alto e nel caso posizionare tappetone per terra, la mamma non deve indozzar pigiami con lacci, gioielli e se capelli lunghi se li deve legare
8. Non si deve condividere il lettone con altro fratelli/sorelle o animali
Infine regole generali prevedono:
- NON fumare, fa male anche il fumo passivo o di terza mano (molecole dannose si disperdono nell’ambiente e nei vestiti e possono fare male al bambino, aumenta il rischio di SIDS dal 20 al 40% e di infezioni broncopolmonari nel bambino (Non vale il detto “ vado a fumare sul terrazzo o non fumo mai a casa”)
- METTERE SEMPRE IL BAMBINO A PANCIA IN SU (mai su un fianco o pancia in giu
- TEMPERATURA AMBIENTALE non deve superare 20 gradi e NON COPRIRE TROPPO BAMBINO
- TENERE LONTANI GROSSI PELUCHE , GIOCHI, LACCINI O CORDINI CIUCCIO
- TENERE LONTANI DAL LETTINO APPARECCHI E SORGENTI DI CAMPI ELETROMAGNETICI
- ASSICURARSI CHE GLI ANIMALI DI CASA NON POSSANO AVVICINARSI
- MANTENERE UN’ADEGUATA PULIZIA DI CASA
- NON ADDOMRENTARSI CON IL BAMBINO IN BRACCIO SU POLTRONE O DIVANO
- NON UTILIZZARE CUSCINI O POSIZIONI CHE FACCIANO STARE CON LA TESTA FLESSA IN AVANTI
- NON AFFIDARE MAI IL CONTROLLO DI UN NEONATO A FARTELLO O SORELLA MAGGIORE
NO sdraiette, ovetti, amache per dormire! Lettino montessoriano solo dai 18-24 mesi facendo attenzione che l’ambiente circostante sia sicuro.
BABY WEARING: fascia lunga, fascia di tessuto, mei tai, marsupio strutturato, fascia ad anelli, fascia elastica IMPORTANTI e CONSIGLIATI dal primo mese, consentono di tenere il bambino a contatto con il proprio corpo, presentano tanti vantaggi ma attenzioni ad alcuni accorgimenti:
1. La legatura con la fascia non deve essere mai lenta, il tessuto deve aderire il più possibile al corpo del genitore
2. Il bambino non deve essere mai posizionato a culla ma deve sempre stare in posizione verticale
3. Il bambino non deve mai stare troppo in basso , la sua testa deve sfiorare il mento del genitore, “altezza bacio”
4. Il mento del bambino non deve mai essere appoggiato al corpo della mamma ma distante almeno un dito per respirare bene
5. La schiena del bambino deve essere allineata
IMPORTANZA DEL SOSTEGNO FAMIGLIARE
Succede spesso che la carenza di sonno metta a dura prova i genitori, è perciò importante che sin da subito si possano supportare e parte di questo lavoro è compito di noi pediatri. Se il bimbo non dorme è un vero tormento e può mettere a dura prova i neogenitori. A questo sconforto si aggiungono come aggravante suggerimenti di tutti i generi da parte di amici e familiari spesso assolutamente inutili, talvolta si sommano anche considerazioni che tendono a colpevolizzare la mamma o a insinuare il dubbio che il suo latte non sia sufficiente.
E’ fondamentale il sostegno e il supporto del padre e dividersi i compiti quotidiani , condividere le levataccie notturne (anche se allattato al seno il padre può comunque prendere il neonato e portarlo alla madre o cambiare il pannolino o portare da bere alla madre) e partecipare all’addormentamento.
Una nuova famiglia è nata: i cambiamenti richiedono tempo e fatica e mamma e papà dovranno creare nuovi equilibri di coppia.
Alcuni consigli possono essere: non dare nulla per scontato, trascorrere un po’ di tempo insieme come coppia, non criticare l’operato dell’altro, chieder scusa quando vi arrabbiate (a volte si è anche più irascibili per carenza di sonno e ci si sfoga facilmente con il proprio partner), chiedere aiuto quando ne sentite il bisogno.
Spesso e posso dire fortunatamente, non si è soli, ma un valido e prezioso aiuto è dato dai NONNI. Va detto però che l’educazione dei bambini non spetta ai nonni ma compete ai genitori. Molte volte ci si preoccupa delle tante attenzioni e “vizi” che i nonni concedono ma tranquillizzatevi…i bambini sanno distinguere molto bene i loro rapporti con i diversi componenti della famiglia: infatti sono consapevoli che con la nonna si possono a volte strappare concessioni impossibili con i genitori. D’altra parte attenzione, alcuni vizi vanno bene e tendono a creare un rapporto di complicità tra nipote e nonni ma i nonni non devono dare consigli o fare qualcosa IN CONTRASTO con quanto stabilito dai genitori. Il bambino non deve ricevere indicazioni contradditorie.
SIDS Sindorme della morte improvvisa del lattante, si diagnostica se sono presenti tutti e tre i criteri
1) Morte improvvisa e inaspettata di un bambino tra 1 mese e 1 anno in precedenza sano
2) Autopsia negativa
3) Attenta analisi della scena
Raccomandazione per evitare la SIDS:
- Dormire a pancia in su (dal 5-6 mese , cioè da quando il bambino si gira da solo non occorrerà riposizionarlo a pancia in su, in questo caso bisogna solo mantenere lo spazio del sonno sicuro)
- Utilizzare superfici rigide e stabili per la nanna
- Non usare piumini, cuscini , paracolpi , collanine per bambini, tenere fuori dal letto giochi , pupazzi
- Offrire il ciuccio (dopo 4 settimane, quando l’allattamento è avviato)
- Dormire nella stessa camera (non nello stesso letto)
- Non dormire con il bambino su divano o poltrone
- Allattare se possibile il bambino al seno
- Non surriscaldare la camera o coprire troppo il bambino
- Evitare uso alcol/droga nei genitori e evitare di fumare (anche il fumo passivo)
- Vaccinare il bambino