"SVEZZAMENTO CLASSICO" O AUTOSVEZZAMENTO?
L'autosvezzamento non è una novità, esisteva già prima degli anni 80. Il termine è vero, è nuovo, ma rappresenta quello che normalmente accadeva in modo assolutamente naturale nelle tavole dei nostri bisnonni.
Da fine anni '70, inizio anni '80 per paura della scarsa crescita nel dopo guerra iniziarono ad entrare nella pratica i tipici “schemini di svezzamento tradizionali” con precise indicazioni di quantità e di tempi, andando quindi a medicalizzare un evento assolutamente naturale e introducendo “formulazioni” di alimenti, omogeneizzati, liofilizzati….
L’autosvezzamento non è quindi una moda nuova, è più un “ritorno al passato”, cioè a circa due generazioni fa. Le tavolate erano grandi, le famiglie erano numerose, tanti figli, c’era un supporto dai genitori, nonni, zii e le mamme così non si sentivano sole ed erano supportate. I più piccoli appena arrivavano all’età dei 6 mesi iniziavano a stare seduti meglio, magari sulle gambe della mamma, e non appena erano pronti iniziavano a mostrare interesse e ad allungare le mani. Cosi le mamme o i papà offrivano loro i primi assaggi sotto il supporto della famiglia che le rassicurava che era il momento giusto.
Ora è vero è tutto più difficile:
- Si fanno meno figli, li si fa più tardi, spesso magari per lavoro ci si deve allontanare dalla famiglia, e quindi si è sempre più soli e non c’è più quel contorno di parenti in supporto; spesso le madri (e i padri) non hanno periodi di maternità (o paternità) adeguati rispetto ai tempi che richiede il bambino e quindi si ha bisogno di consultare il proprio pediatra per capire quando il bambino è pronto per fare questo passaggio (dal latte ad alimentazione solida) ed è quindi diventato un momento molto delicato (e un po' temuto) dai genitori. Si è passato quindi ad una sorta di medicalizzazione di un evento assolutamente normale.
- C’è anche da dire che una volta sulla tavola era più facile trovare alimenti genuini, più sani, non contenevano pesticidi ed era quindi più facile offrire il proprio cibo ai bambini con serenità.
Quando è pronto il mio bambino? Una volta lo si sapeva un po' più per istinto anche perché avevamo tanti bambini attorno, ora lo si deve fare spesso da soli, ma state tranquilli che l’istinto dei genitori non si perde mai… qualsiasi genitore è capace di capire quando il proprio bambino è pronto!
Basta osservare il proprio bambino!!
Un bambino che è stato esposto ai pasti dei genitori ha sicuramente lavorato con i suoi neuroni a specchio, e già sa cosa deve fare, intorno ai 5 mesi inizia a mostrare interesse al cibo dei genitori, spesso ansima e cerca di afferrarli.
Ma a 5 mesi dal punto di vista motorio generalmente non è ancora pronto , lo è intorno ai 6 mesi. Per essere pronto dal punto di vista motorio deve sostenersi con la schiena dritto, questo è importante sia per la deglutizione sia per far si che abbia le mani libere per prendere il cibo. Se non si regge ancora bene seduto senza appoggio, deve sostenersi con le mani per non accasciarsi davanti e quindi non ha le mani libere. Inoltre è importante che perda il riflesso di estrusione, se si mette un dito in bocca il bambino non ancora pronto tende subito a bloccare il dito con la lingua e spingerlo fuori.
Ricapitolando QUANDO E’ PRONTO IL BAMBINO ?
- Dal punto di vista motorio : SI REGGE SEDUTO DA SOLO O CON MINIMO APPOGGIO
- PERDE IL RIFLESSO DI ESTRUSIONE CON LA LINGUA (scompare verso i 6 mesi)
- Dal punto di vista psico-cognitivo: MOSTRA INTERESSE PER IL CIBO
Non sempre questi vanno di pari passo, a volte un bambino mostra grande interesse per il cibo ma ancora non si regge ben seduto o viceversa ci può essere un bambino che sta da solo seduto ma non è ancora interessato al cibo, aspettate circa 2 settimane e vedrete che sarà pronto. Non bisogna avere fretta!
CAMBIA APPROCCIO ALLO "SVEZZAMENTO" : BAMBINO SOGGETTO ATTIVO E NON PASSIVO!!
Nello svezzamento tradizionale l’obiettivo era di “svuotare la ciotolina”, non gli si permetteva di toccare il cibo e si imboccava velocemente cosi non si stancava e finiva tutta la pappa
Invece è importante che:
- Siate seduti comodamente entrambi (sia bambino che genitore)
- Il bambino abbia le mani libere perché possa partecipare
- Il piatto sia posto davanti (magari con ventosa) e ad altezza ombelico/petto (non troppa alto o distante o vicino)
- Carico il cucchiaino e mi fermo davanti a lui, non lo imbocco ma aspetto di vedere come si comporta il bambino: può afferrare il cucchiaino o il polso della mamma e portarselo alla bocca o aprire la bocca ed emozionarsi, in questo caso io gli offro il cucchiaino che lui ha richiesto. Il bambino è un soggetto attivo e partecipe a quello che sta succedendo
- Non pulire ogni volta la bocca
L’acqua invece si può offrire in un bicchierino o tazzina che potete sorreggere con le vostre mani. Offrite acqua fin dall’inizio dello svezzamento
QUANDO E’ PIENO? Quando non mostra più interesse, si distrae, si guarda intorno. Buttate via vecchi schemi sulle grammature , ci servono solo ad avere un’idea su quanto deve mangiare un bambino. È normale che un bambino di 6 mesi non mangi un piatto di pasta come noi adulti , mangerà un piattino ma ricordatevi che IL BAMBINO SI AUTOREGOLA DA SOLO, OFFRITE LORO CIBO SANO E DATEGLI FIDUCIA.
ADEGUARE IL BAMBINO AI NOSTRI ORARI MA BISOGNA AGGIUSTARE ANCHE I NOSTRI RITMI (i bambini tendono a preferire pasti un po piu anticipati, non deve essere troppo assonnato o stanco o affamato)
IL MIO BAMBINO SARA’ CRESCIUTO ABBASTANZA????
Questa è la domanda che spesso ossessiona la mente dei genitori, la paura che non cresca abbastanza e spesso vivono il momento del peso nei bilanci di salute come un ansia o peggio ancora misurano il bambino settimanalmente o anche piu frequentemente a casa.
Se non in casi particolari indicati dal proprio Curante NON FATELO!!! Guardate il vostro bambino, più del peso è importante osservarlo, vedere i suoi progressi, la crescita ad occhio, se dovete adeguare la taglia dei vestiti ecc….poi a pesare il vostro bambino ci pensiamo noi pediatri ai bilanci di salute.
QUANDO INIZIA E QUANTO DURA LO SVEZZAMENTO???
Lo SVEZZAMENTO o meglio ancora alimentazione complementare all’allattamento deve essere un continuo dell’allattamento, non è un fatto separato. OMS raccomanda allattamento (seno o biberon esclusivo sino ai 6 mesi e integrato con alimentazione complementare sino anche ai 2 anni).
Lo svezzamento non è solo una questione alimentare ma è una conoscenza, inizialmente il bambino esercita i suoi sensi con l’alimento, lo tiene in mano, lo osserva, sente il profumo, lo fa cadere per vederne l’effetto, lo schiaccia tra le mani e solo dopo lo inizierà a portare alla bocca , imparandone anche il sapore e la consistenza. Infatti inizialmente le quantità saranno scarse ma man mano che “si allena” aumenteranno.
Possono esistere delle fasi di “regressione” in cui il bambino anche già svezzato ad un certo punto preferisce assumere solo latte, basti pensare all’eruzione dei dentini o durante alcuni fatti virali intercorrenti. In questi casi il bambino può decidere di ritornare ad assumere solo il latte per poi riprendere lo svezzamento a fatto risolto, non c’è problema!
QUALI ALIMENTI POSSO DARE?
1) IMPARARE A SENTIRE LA CONSISTENZA DEL CIBO TRA 2 DITA. Le due dita devono poterlo sminuzzare (fare cioè quello che farebbero le gengive del bambino), date quindi pezzetti di frutta matura (attenti alla mela che non si sminuzza se non cotta), verdure cotte (non crude perché sono piu dure e filamentose), formaggi freschi spalmabili o mozzarelle (non cotte), attenzione ai formaggi gommosi tipo emmental, si può dare carne macinata o polpette, altrimenti fettina di petto di pollo/tacchino ma sfilettato, mai pezzetti perche la carne è filamentosa e le gengive non riescono a sminuzzarla.
2) MANGIARE SANO: CONOSCERE LA PIRAMIDE ALIMENTARE (OMS)
Ricordatevi alcuni consigli importante:
1) La famiglia si fa a tavola, quindi cercate per quanto possibile di mangiare insieme, spegnete tv , allontanate cellulari
2) BERE tanto
3) SPORT , camminate sempre tanto
4) Frutta e verdura ad ogni pasto, carboidrati anche ma cercate di non fare sempre pasta ma cambiate tipo di cereali, non esagerate nelle proteine, mai piu di una proteina a pasto: CARNE non piu di 3 volte alla settimana privilegiando carne bianca e PESCE 3-4 volte a settimana, FORMAGGIO 2 volte a settimana e UOVA 1-2 volte a settimana. I grassi sono importanti per i bambini (olio di oliva)
PAURA DEL SOFFOCAMENTO
I primi mesi dall’inizio dello svezzamento i bambini presentano un ipersensibilità buccale, e quando il cibo arriva nella metà posteriore della lingua può indurre nel bambino dei conati, non allarmatevi! Non sta soffocando, è un normale riflesso che hanno i bambini per proteggersi (lo abbiamo anche noi ma situato più indietro, nel retrofaringe). Man mano che il bambino cresce lo gestirà meglio. Il GAG REFLEX (ossia questo riflesso che porta ai conati e a smorfie) è un riflesso amico.
Durante il conato il pezzettino verrà raramente sputato, il piu delle volte ritorna nella parte anteriore della bocca e la lingua lo sposterà lateralmente nella parte posteriore delle gengive dove verrà schiacciato…
I BAMBINI NON MASTICANO CON I PRIMI DENTINI ma con le gengive posteriori
UNA VOLTA CHE AVETE IMPARATO A RICONOSCERE LE GIUSTE CONSISTENZE RICORDATEVI I TAGLI SICURI E LA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA DEL SOFFOCAMENTO FREQUENTANDO CORSI DI DISOSTRUZIONE.
ESEMPIO DI UN PASTO COMPLETO:
1) Base di verdure: passato di verdura con patata, una carota e una zucchina (in seguito a piacere aggiungere in successione: lattuga, finocchi, sedano, fagiolini, zucca, .. secondo stagionalità) circa 150-180 ml.
- o verdure schiacciate/purea e poi possibile intere cotte (a bastoncini)
- o vellutate di zucca/zucchine, …
2) Cereali: Aggiungere al passato di verdura ottenuto 2-3 cucchiai di cereali (farine multicereali o semolino o mais e tapioca o altra farina di cereali/cereali frullati)
- o successivamente 2 cucchiai di pastina da bollire nella minestra
- o 3 cucchiai di pastina asciutta
- successivamente variare con altri cereali quali miglio-farro-orzo-riso.. ben cotti
3) Quota proteica :
- ½ omogeneizzato ( o circa 25-30g di carne fresca cotta al vapore e omogeneizzata/frullata) di carne bianca (coniglio, tacchino, pollo) e a seguire rossa (vitello, manzo) o successivamente prosciutto cotto (max 1volta/settimana)
- O pesce (1/2 omogeneizzato o fresco circa 30g meglio di piccola-media taglia tipo merluzzo, nasello, orata, branzino)
- o formaggio ( fresco tipo ricotta, robiola, caprino, stracchino circa 30g)
- o legumi (freschi circa 30-40g, secchi circa 15-20g) (in quantità dai 7-8 mesi)
- o uovo cotto (max 1-2 volte a settimana) (prime due volte tuorlo e poi con albume) (dai 7-8 mesi)
4) condimenti: olio extravergine d’oliva un cucchiaino (+parmigiano reggiano un cucchiaino)
- la pastina si può condire anche con condimenti semplici come passato di pomodoro, pesto, ragù…
PIRAMIDE ALIMENTARE